mercoledì 13 ottobre 2010

Fontana - Testo Argomentativo - Tema n 4

- La Caccia: Tradizione da preservare o massacro da abolire ?
- Puo ancora definirsi civile una società che massacra ogni anno per divertimento 100 milioni di animali innocenti ?

A: Ignazio Attizzu
Da: Lucrezia Fontana, IV Liceo Scientifico
Oggetto: Re:ecco perché sono un cacciatore

Buongiorno,
mi permetto di scriverle, avendo letto il suo manifesto a favore della caccia, in risposta all’attacco del ministro Brambilla.
Lei, in difesa del suo cosiddetto “hobby”, cita l’accordo siglato da Bird Life International e FACE e scrive che vi è stato il “riconoscimento della Caccia come attività non solo non dannosa, ma anzi necessaria per una corretta gestione ambientale e per la salvaguardia della fauna selvatica”;
leggendo il testo di quest’accordo non trovo da nessuna parte tale citazione, ma soltanto che in linea di principio una caccia controllata potrebbe non essere del tutto incompatibile con la tutela dell’ambiente, che è un po’ diverso da ciò che lei afferma. Mi permetto infatti di farle notare che non si può confondere l’abbattimento selettivo, mezzo, comunque spiacevole, ma necessario a conservare la salute di una colonia ci animali, con la caccia; il primo è infatti svolto da personale specializzato e preparato che sceglie i capi che possono risultare portatori di malattie o che hanno caratteristiche che gli renderebbero comunque dolorosa la sopravvivenza e li uccide, premurandosi di limitare al minimo la sofferenza dell’animale; assai diversamente, la caccia, non prevede, innanzitutto, la selezione del capo che viene abbattuto, spesse volte infatti il cacciatore spara alla prima cosa che vede muoversi, né è una conferma il fatto che spesso i cacciatori riescano a sparare ai propri cani e persino ai loro compagni (e se non distinguono un cane o un uomo da un capo di selvaggina, figuriamoci capire se un animale è giovane o vecchio, in salute o meno !!). Inoltre durante una battuta di caccia molte volte il cacciatore, magari non molto esperto, non riesce ad abbattere completamente l’animale, che vaga ferito, sanguinante e sofferente anche per più giorni prima di morire agonizzante, cosa che, lei forse considererà di scarsa importanza rispetto alla sua “eredità familiare e passione di gioventù”.
Nel suo manifesto continua dicendo che Berlusconi si è impegnato ad attuare modifiche, sulle leggi venatorie, “allo scopo di equiparare i cacciatori italiani, nei diritti e nei doveri, a tutti gli altri cacciatori europei. Un importantissimo segnale di attenzione e di rispetto verso il mondo venatorio, che ha certamente gradito e ricambiato nelle urne”. Dunque, lei ci dice chiaramente che la caccia, cioè il massacro, per divertimento personale, di animali indifesi diventa anche mero strumento politico, volta unicamente al rastrellamento di voti. Inoltre poniamo come scopo dei nostri sforzi la semplice equiparazione dei nostri diritti e doveri a quelli degli altri, invece di un’autonoma modifica degli stessi che rispetti la tanto predicata etica della vita, non ci prefiggiamo cioè la salvaguardia dei diritti degli animali ma ci limitiamo a “seguire la corrente”.
Lei conclude quindi definendo la caccia come: “l’immenso patrimonio di cultura, di civiltà, di tradizione che ne fa uno degli elementi che costituiscono il nostro essere orgogliosamente Europei, Italiani, Sardi.”
Leggendo ciò, istintivamente mi domando chi potrebbe definire ‘patrimonio culturale’ l’annuale massacro di 100 milioni di animali, portato avanti da 900 mila italiani, che si definiscono “sportivi”, ma che a me sembrano più simili a killer legalmente riconosciuti.
Inoltre, mi chiedo come possa essere ‘civile’ la negazione del Diritto alla Vita agli animali, che, in quanto esseri viventi, sono in tutto e per tutto uguali a noi, e vanno quindi rispettati poiché essi fanno parte di quella stessa natura di cui noi siamo parte.
Io concludo chiedendole quindi: “ Lei davvero porterebbe come elemento caratteristico dell’essere orgogliosamente Europei, Italiani e Sardi un’attività del tutto e per tutto propria dell’uomo delle caverne ???”


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